Alieus |
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| La cosa si metteva davvero male per lo Specter... Il gigante gli aveva rotto il braccio sinistro e lo stava beffando. Ma Lorenzo non demordeva: un guerriero dell'Inferno non poteva farsi battere da un nemico che aveva patito pene terribili nel suo mondo. -Non ho certo bisogno di pregare per vincere questo combattimento... Un vero guerriero dell'Ade deve sapersela cavare in ogni situazione, e non sarà qui a Creta che me ne andrò! Prima ti sconfiggerò, Ladone, Drago dalle Cento Teste! Il gigante sghignazzava. -Ah! Sicchè, hai ancora la forza di dire tutte queste sciocchezze?? Bene, allora ti tolgo di mezzo subito!- Strinse la mano per stritolare lo Specter, ma iniziò a bruciargli e lasciò la presa, permettendo a Lorenzo di liberarsi. Il gigante guardò inorridito la sua mano: era avvolta da grandi fiamme violacee. -Cosa significa, Specter?!- Lorenzo fece un cenno con la mano destra e la fiamma aumentò di calore e dimensioni. -INFERNO DI VIRGO! Si tratta del mio colpo più distruttivo: avvolgo il mio nemico in una tenebrosa fiamma infernale che lo consuma poco a poco! Questo sarà il tuo rogo, Ladone!- Con un altro cenno della mano, la fiamma arrivò a coprirgli l'intero braccio. Il gigante urlò di dolore e comincio a colpirsi forte il braccio con l'altra mano per spegnere le fiamme. Più tentava, e più Lorenzo aumentava l'intensità del fuoco. Alla fine ci riuscì, ma il suo braccio destro, che aveva le fattezze di un serpente, era completamente inutilizzabile: mezzo carbonizzato dalle fiamme, i colpi che aveva inferto con l'altro braccio lo avevano rotto completamente. -Che fai ora, Ladone, eh? Non parli più?- -Che tu sia maledetto... Sei riuscito a ingannarmi!- -Non sarai mai tanto quanto uno Specter! Rassegnati!-
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