| Ladone rimaneva muto, in silenzio. Non rispondeva alla domanda che gli era stata posta dallo Specter, e gli dava le spalle. Lorenzo cominciava ad avere abbastanza dell'indifferenza del gigante nei suoi confronti, non sopportava di non ricevere risposte. -Ne ho i coglioni pieni, Drago dalle cento teste, e dico sul serio. ESIGO UNA RISPOSTA. Cos'è successo sul pianeta Nibiru? Qual è il rapporto tra voi Giganti di Tifone e gli dei dell'Olimpo? FORZA, PARLA!- Ladone si voltò verso lo Specter della Vergine, minaccioso. Non aveva alcuna intenzione di rispondere a un mortale, specialmente se era sottoposto di un dio greco. -Senti, Specter, anch'io ne ho abbastanza della tua insistenza. Non ho più intenzione di combattere e quindi di farti fuori, ma se continui così mi costringi a farlo. Stai zitto e basta, tanto non vivrai a lungo, siamo in guerra, ricordi? E poi, il tuo signore è già morto. Tornatene nell'Ade e attendi la fine, umilmente e in silenzio, così non soffrirai e te ne andrai serenamente.- Questa risposta del gigante provocò grande ilarità in Lorenzo, che scoppiò a ridere fragorosamente. Il Gigante lo guardò in modo interrogativo, chiedendosi cosa trovasse di tanto divertente nella sua affermazione. -Dovresti fare il comico, Ladone... Era da tanto che non mi divertivo così!- Lo Specter si ricompose e tornò serio. -Mi stai irritando, Vergine...- -Ma insomma, ti pare normale dirmi di tornare negli Inferi e attendere serenamente di morire? Lo dici a uno Specter di Ade, che vive vicino a coloro che la morte l'hanno vissuta sulla propria pelle? A uno Specter d'oro, che indossa un'armatura che solitamente appartiene ai defunti cavalieri resuscitati? Tu non mi conosci, Gigante, e non conosci la tempra di noi cavalieri di Ade... Se mi sono unito allo schieramento infernale per questa avventura una motivazione c'è. Sono il più abile e esperto degli Specter d'oro, e anche uno dei migliori tra tutti i sottoposti del dio Ade. Nell'Oltretomba ci sono ancora moltissimi Specter, che svolgono le loro normali occupazioni nei gironi infernali, che non si sono uniti alla guerra con me, Walitel e altri. Perchè questo? Perchè non tutti hanno l'esperienza e la forza di poter reggere una battaglia, e soprattutto non correrebbero il rischio di unirsi ai cavalieri appartenenti ad altre divinità, alcune delle quali nemmeno provenienti dalla Grecia! Quindi mi spiace per te, Drago dalle cento teste, ma non mi ritirerò e combatterò fino all'ultimo, per tenere alto l'onore del Sommo Ade, dei 108 Specter e di mio cugino Rhadamante!- Ladone era rimasto in silenzio ad ascoltare l'avversario, senza muoversi e fissandolo attraverso l'elmo della sua Adamas di Opale. Anche se non lo dava a vedere, era rimasto probabilmente impressionato dalla forza di volontà del cavaliere infernale della Vergine... Sicuramente non si aspettava così tanta tenacia da un uomo, un comune mortale, un semplice e comune umano. -...Hai fegato, Specter, non si può negare... Nonostante la dipartita del tuo Signore continui a essere fedele all'armata infernale e difendi la dignità del tuo regno, ovviamente proteggendolo anche dagli attacchi esterni. Evidentemente all'interno di questo labirinto sprechi il tuo tempo! Per cosa sei venuto qui? Per sconfiggere me, Ladone il Drago dalle cento teste? Te lo ripeto: stai sprecando tempo! E in quanto Gigante, nonostante il mondo sia prossimo alla fine, non posso venir meno al mio compito! Lorenzo, Specter della Vergine, preparati a raggiungere Druj Nasu, Kraken e il tuo stesso dio Ade! POLIORKIA!- L'attacco del Gigante ebbe un'intensità maggiore della norma, e fece quasi esplodere il cervello dello Specter. "Gh... Che cosa diavolo è questo??! Il colpo è più potente del solito, prima appena riusciva a raggiungere la mia mente, adesso mi sconvolge completamente il sistema nervoso..." Ladone rimase indifferente per qualche secondo, poi abbassò il pugno. Lo Specter cadde sulle proprie ginocchia, era ormai allo stremo. -Che ti avevo detto, Vergine? Questa è la vera forza dei Giganti, donata nientedimeno che dal Grande Tifone. Fino a poco fa avevo utilizzando neanche la metà del mio potere originare. Pensavo che avresti avuto la peggio molto prima, devo riconoscere che sei più forte di quel che pensassi. Ma nonostante tutto, sei pur sempre un essere umano... E non c'è posto per quelli come te su Nibiru, Lorenzo! E adesso è giunto il momento di scrivere la parola "FINE", una volta per tutte!- Si concludeva quindi così l'avventura di Lorenzo, il valoroso Specter della Vergine, punta di diamante dell'esercito di Ade? "No... Non ci posso credere... Non può finire così... Devo reagire! Oh, Surplice della Vergine, indistruttibile corazza di pietra infernale, donami la forza di contrastare questo colpo!" Lo Specter fu avvolto da una sinistra luce nera. Il Gigante, che credeva ormai concluso lo scontro, si stava già incamminando verso l'uscita, ma si voltò preoccupato, avvertendo il cosmo dell'avversario elevarsi vertiginosamente. -C... Cosa sta succedendo? Tu dovresti...- Pian piano, Lorenzo si stava rialzando in piedi: lentamente stava respingendo il colpo del nemico. -No, Ladone, non è finita qui per me. Anch'io ho una missione da compiere, e non ho intenzione di fallire, per nessun motivo al mondo! Sono tra i predestinati che saranno in testa alla nuova generazione, e impedirò che delle entità superiori possano diventare i tiranni di un nuovo mondo! Tutto questo non deve accadere...- Lo Specter riacquistò la coscienza! Il potentissimo Poliorkia era stato rotto! -... PER NESSUN MOTIVO AL MONDO!- Ladone, terrorizzato, andò a distruggere un muro della struttura. -Non è possibile... Sei un comune essere umano, la tua anima dovrebbe essere già andata in frantumi... Com'è possibile che tu sia sfuggito al letale effetto del mio colpo? Nessuno potrebbe sopravvivere!- -Forse perchè il tuo "nessuno" esclude i guerrieri che stanno combattendo per il nuovo universo! Giustizia... Parola sconosciuta ai più... Durante il mio viaggio ho scoperto cosa significava davvero... E ora non tornerò più indietro! Porterò a termine la mia missione, senza badare al mezzo e ai costi! TENBU HORIN! RUOTA DEL CIELO OSCURO!- Lo Specter sfoderò il suo colpo più micidiale, che riuscì addirittura a penetrare attraverso l'Adamas di Opale e a raggiungere il cervello del Gigante, distruggendolo. Ladone, drago delle cento teste, era stato sconfitto. La sua armatura si dissolse, e fu portata via dal vento: l'Etna riaccoglieva una delle proprie figlie. Lo stesso Gigante crollò a terra e scomparve, sepolto dalle macerie del labirinto di Cnosso. "Addio, Ladone, sei stato un avversario degno di questo titolo, uno dei più tosti che abbia mai affrontato. Ma la posta in gioco era troppo alta. Continuerò a combattere per questo nuovo mondo, e ti assicuro che la tua memoria non verrà infangata..." Con la Surplice ormai piena di crepe, Lorenzo si diresse verso un'altra strada, quella che doveva seguire secondo quanto gli era stato detto. Lo Specter della Vergine aveva vinto una dura battaglia, ma la guerra non era ancora finita.
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