Saint Seiya Hades

Capitolo 1, parte 1

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view post Posted on 3/7/2009, 15:54     +1   -1
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Meikai san Kyoto

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Riassunto:

"Nella mitologia greca, l'eroe Perseus tagliò la testa alla mostruosa Medusa, e dalla pozza formata dal suo sangue nacque Pegasus, il leggendario cavallo alato, che galoppò alla volta del cielo e diventò una delle costellazioni". In una notte di stelle cadenti, in Grecia, due turisti si aggirano tra le rovine di un antico tempio. All'improvviso, sentono un boato, che li porta a pensare che una stella sia caduta nelle vicinanze. I due si dirigono verso il luogo di provenienza del rumore e trovano a terra un ragazzo, pieno di ferite e con indosso dei vecchi abiti. I turisti cercano di soccorrerlo, ma il ragazzo sembra terrorizzato, ed improvvisamente dalle tenebre avanza una donna, con il volto coperto da una maschera ed un diadema a forma di aquila sulla fronte. Terrorizzati, i tusisti scappano, e non sentono la donna chiamare il ragazzo con il suo nome: Seiya. La donna, che Seiya chiama Marin, rimprovera il giovane di essere fuggito dal santuario per sottrarsi agli allenamenti, e gli ricorda che il giorno dopo ci sarà lo scontro con Cassios per la conquista della sacra armatura. Seiya però è stanco degli allenamenti di Marin, e dice di essere abbastanza forte per poter sconfiggere il suo nemico. In tutta risposta, Marin lo colpisce duramente, atterrandolo, e poi gli ricorda che Cassios è un uomo crudele, che uccide sempre i suoi avversari strappandogli la testa dal corpo con un colpo solo. Seiya è spaventato, ma è comunque convinto di essere abbastanza forte per vincere senza ulteriori allenamenti, e quando Marin gli chiede di provarglielo, grida "Scolpirò le prove su questa terra !" e colpisce il suolo con un pugno poderoso, aprendo una voragine. Marin è stupefatta dalla forza del suo allievo, soprattutto perché per un attimo ha visto alle sue spalle l'ombra di Pegasus. Poco dopo, i due turisti tornano nella zona, ma trovano soltanto il cratere lasciato dal pugno di Seiya. Più tardi, i due, tornati ad Atene, chiedono spiegazioni al prete che aveva consigliato loro di visitare quella zona. "Probabilmente è uno dei saint di Atena" risponde sorridendo l'uomo, e racconta loro la storia di Atena, figlia di Zeus e Dea della guerra. Atena, pur non amando la guerra, combatté contro Ares, i Titani e Nettuno, ed accanto a lei sul campo di battaglia si trovavano i valorosi saint, chiamanti anche cavalieri, ragazzi provenienti da tutto il mondo e dotati di una forza straordinaria. Siccome Atena odiava le armi, i saint combattevano solo usando il loro corpo. "I loro pugni fendevano l'aria, ed i loro calci erano in grado di spaccare la terra... anche oggi dicono che facciano la loro comparsa quando il mondo è saturo della forza del male... sono i guerrieri della speranza." conclude l'uomo. Nello stesso momento, in un'arena, sta per avere inizio il combattimento tra Seiya, l'allievo di Marin, ed il gigantesco Cassios, anch'egli allievo di una donna: Shaina. Il Grande Sacerdote introduce i due combattenti, ma Shaina lo interrompe, avvisandolo del tentativo di fuga di Seiya avvenuto la notte prima. Per regolamento, chiunque esca dalla zona sacra chiamata Santuario deve ricevere una dura punizione, ma Marin minimizza, spiegando che lei e Seiya stavano solo facendo degli allenamenti speciali. Shaina accusa Seiya di essere un vigliacco ed afferma che un orientale come il ragazzo non può diventare cavaliere di Atena, ma le sue parole sono interrotte da un nuovo arrivato, un giovane di nome Aioria, che rivendica il diritto di Seiya di provare a diventare saint. Il Grande Sacerdote da ragione a Aioria, ricordando che un vigliacco non riuscirebbe mai a vincere il titolo di cavaliere, e mostra ai duellanti il premio in palio per il vincitore: lo scrigno contenente la sacra armatura di Pegasus, che potrà essere indossata solo da un degno saint. Nell'osservare lo scrigno dell'armatura, chiamata anche cloth, Seiya si distrae, permettendo a Cassios di afferrarlo con una mano. Cassios potrebbe stritolare il corpo di Seiya semplicemente stringendo la mano, ma prima vuole farlo soffrire, e quindi si appresta a mozzargli l'orecchio. Con un gesto improvviso però, Seiya si libera, ed è lui a staccare l'orecchio al nemico. Osservando il ragazzo, Aioria si congratula con Marin, perché da lui proviene una grande energia, quella che i cavalieri chiamano cosmo. Sanguinante, Cassios si rialza, ma Seiya lo colpisce ripetutamente con una facilità sorprendente, mostrando una forza ed una rapidità insospettati. Mentre Cassios cade di nuovo a terra, Marin ricorda il suo primo incontro con Seiya, avvenuto sei anni prima, quando il ragazzo, allora bambino, era appena giunto in Grecia per iniziare l'addestramento. All'inizio il bambino non riusciva a stare al passo con i faticosissimi esercizi di Marin, ma grazie alla sua tempra resistente era sempre sopravvissuto. Dal canto suo, la donna non gli aveva solo insegnato a lottare, ma gli aveva anche spiegato che ogni saint è protetto da una costellazione da cui trae la forza, e che concentrando la propria energia è possibile distruggere qualsiasi oggetto, perché in fin dei conti nell'universo tutto è composto da atomi, il cui legame può essere spezzato. Ora, nell'arena, Cassios ed il pubblico sono sbalorditi dalla capacità di Seiya di unire la forza fisica e le energie spirituali. Spinto dall'orgoglio, Cassios attacca ancora, ma Seiya ferma il suo pugno con una sola mano, e gli chiede "Hai mai sentito il cosmo all'interno del tuo corpo ?". Il ragazzo ricorda infatti le parole di Marin, che una notte gli aveva spiegato come tutti i corpi dell'universo si fossero originati dall'esplosione del Big Bang. Questo significa che gli uomini e le stelle hanno la stessa origine, e per questo nel corpo di ciascun uomo esiste un piccolo cosmo. Facendo esplodere questo cosmo interiore, i cavalieri possono sviluppare un'energia sovrumana e frantumare la terra. Cassios non vuole credere che Seiya abbia imparato ad usare il suo cosmo interiore, e per dimostrarglielo il ragazzo assume una strana posizione ed inizia ad agitare le braccia, come a disegnare in aria la forma della costellazione di Pegasus. Shaina capisce il pericolo ed ordina a Cassios di allontanarsi, ma ormai è troppo tardi e Seiya sferra il suo colpo segreto, il Pegasus RyuseiKen, simile ad una pioggia di stelle cadenti con la quale travolge il nemico ed ottiene la sospirata vittoria.
 
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