BehemothX |
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| Cantami, o Diva, del Pelìde Achille l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco generose travolse alme d'eroi, e di cani e d'augelli orrido pasto lor salme abbandonò (così di Giove l'alto consiglio s'adempìa), da quando primamente disgiunse aspra contesa il re de' prodi Atride e il divo Achille. E qual de' numi inimicolli? Il figlio di Latona e di Giove. Irato al Sire destò quel Dio nel campo un feral morbo, e la gente perìa: colpa d'Atride che fece a Crise sacerdote oltraggio.Parafrasi: O musa canta l'ira del pelide Achille, rovinosa, che inflisse ai Greci dolori infiniti, portò alla morte molti coraggiosi, li fece mangiare dai cani, da tutti gli uccelli- il volere di zeus si compiva- da quando erano venuti in disaccordo Agamennone e il glorioso Achille. Chi tra gli dei li fece lottare? Apollo; egli, arrabbiato con Agamennone, diffuse una pestilenza nel campo dei greci, la gente moriva, perchè Agamennone l'atride trattò molto male, il sacerdote.
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