Saint Seiya Hades

2. LA CHIOMA DI BERENICE, Tomo 2 - I Giganti di Tifone

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Minos82
view post Posted on 20/12/2010, 17:43     +1   -1




Nel Peloponneso, Pegasus esplora attentamente una caverna, al cui interno sono visibili le tracce del passaggio dei Giganti, sottoforma di un tenue bagliore ed un altare di pietra. Il posto però è vuoto, ed il cavaliere se lo lascia alle spalle senza aver trovato nulla di utile. Al Grande Tempio, Mei e Yulij osservano preoccupati il cielo che, a causa dell'eruzione dell'Etna, ha assunto un colore rosso sangue. Secondo gli scienziati della fondazione Thule, a causa delle ceneri che bloccano parte della luce solare, la temperatura terrestre diminuirà del 10% entro pochi anni, con pesanti conseguenze sull'agricoltura e l'allevamento. Improvvisamente, Yulij, che indossa di nuovo la maschera da sacerdotessa, sferra un attacco a Mei, che però la schiva facilmente. La donna spiega che chiunque l'abbia vista in volto deve essere ucciso, secondo la legge del Grande Tempio sulle sacerdotesse guerriere, ma Mei continua a non prenderla sul serio, stando sulla difensiva e facendole notare che anche i medici che l'hanno operata hanno visto il suo volto. Vedendo che la donna continua ad attaccare però, Mei le rivela di non ricordare il suo volto, come qualsiasi altra cosa vista mentre era posseduto da Tifone, e questo finalmente convince Yulij a fermarsi. Dopo aver criticato il suo atteggiamento irresponsabile, la donna si rattrista, avvisandolo che la pallida costellazione della Chioma di Berenice è solitamente legata ad un triste destino. La ragazza poi cambia discorso, ricordando a Mei che tutti i cavalieri non feriti, tra cui Pegasus e gli altri, sono stati mandati alla ricerca di Tifone, la cui disfatta in questo momento è prioritaria. Mei avvisa che il Dio non è come gli altri nemici affrontati finora, non vuole conquistare, ma distruggere tutto, alla fine persino se stesso, o questo almeno è quanto ha percepito mentre era in contatto con lui. Incuriosita, Yulij gli chiede di seguirlo nella biblioteca e spiegarle meglio le cose. Intanto, in Ucraina, Cristal trova in una caverna alcune tracce del passaggio di Tifone ed un altare di pietra, ma tutto ciò non basta per indicargli dove si trovi il Dio adesso. Di nuovo al Grande Tempio, Yulij e Mei parlano dei Giganti, e della Prigione del Tempo Sospeso, in cui Tifone li imprigionò in modo da superare la loro mortalità, per essere sicuro di averli ancora al suo fianco quando si fosse risvegliato. Yulij spiega che secondo i libri del Grande Tempio fu Atena ad imprigionare i Giganti, cosa che non avrebbe del tutto senso visto che li si sarebbe potuti semplicemente uccidere. La ragazza spiega a Mei che questi archivi, seppur attendibili, a volte modificano un pò le cose, per poter essere di ispirazione alle future generazioni di cavalieri, e per esempio sarà difficile raccontare la verità su come Gemini venne posseduto dal male e cercò di uccidere la Dea stessa. Cercando di allentare la tensione, Mei cambia discorso e canzona Yulij, dicendo che porta un nome da uomo e che è difficile parlare a qualcuno che indossa una maschera inespressiva. La sacerdotessa afferma che lui, Pegasus e gli altri sono delle rare eccezioni, mentre la maggior parte dei cavalieri cambia nome dopo l'investitura, come prova di fedeltà e di rottura con il resto del mondo. Per questo motivo, lei ha scelto un nome da uomo, che ben rappresenta il suo spirito. Mei continua a prenderla in giro, dicendo che forse si chiama Yulia, ma la ragazza, stanca di lui, fa un commento sarcastico sul suo colore artificiale di capelli, e poi si allontana nella biblioteca, lasciandolo solo a sospirare. Altrove, Nicole ed Atena discutono sulle poche informazioni disponibili su Tifone, e soprattutto sul fatto che hanno poco tempo per trovarlo, perchè il suo potere è in continua crescita. Dal momento che tutti i cavalieri sono alla sua ricerca, Nicole ha ordinato a Kiki di far tornare Sirio dai Cinque Picchi, per difendere il Grande Tempio altrimenti incustodito. Isabel è contraria perchè Dragone è ancora cieco, ma secondo Nicole egli deve adempiere lo stesso ai suoi doveri di cavaliere. Intanto, Mei sta salendo le dodici case, ormai vuote, pensando a quanto deve essere stata tragica la lotta intestina tra cavalieri, cui lui non aveva preso parte perchè già sotto il controllo parziale di Tifone. Arrivato alla quarta casa, Mei si accorge di qualcuno e lo riconosce immediatamente: Sirio. Dragone è sorpreso dal ritrovare l'amico d'infanzia, se a sua volta è preso allo sprovvista dall'accorgersi che il compagno è cieco. Dopo averlo rassicurato, Sirio afferma di poter avvertire la sua tristezza, e gli chiede perchè si trovi nella casa di Cancer. Sospirando, Mei afferma che Cancer era il suo maestro, e non si accorge dell'espressione seria e sorpresa di Dragone a queste parole. In Turchia, Andromeda si sta dirigendo verso il monte Arima alla ricerca di Tifone, preoccupato per il potere che il Dio esercita sui vulcani, e grazie al quale potrebbe distruggere la Terra. In quel momento, la sua catena avverte una minaccia, e tre ombre si avventano sul cavaliere, incapace di difendersi. Prima di cadere, Andromeda fa però in tempo a lanciare la catena di attacco. Al Grande Tempio, Atena è ancora perplessa per la decisione di Nicole di richiamare Sirio, che per questo motivo ha dovuto lasciare di nuovo Fiore di Luna. Il cavaliere però elogia le qualità di Dragone, ammettendo di sperare che un giorno diventi il Comandante dei Cavalieri, e sottolineando che, nonostante le ferite agli occhi, non ha rinunciato al suo titolo o restituito l'armatura. Isabel è anche preoccupata per quel che potrebbe succedere tra Sirio e Mei, ma Nicole la rassicura, ricordando che sono legati dal destino. In quel momento, dal nulla appare la punta triangolare della catena di Andromeda, che dopo aver attraversato lo spazio, si schianta sul pavimento, richiesta inequivocabile di aiuto da parte del cavaliere. Contemporaneamente, un cosmo oscuro compare al Grande Tempio, e sia Mei che Sirio lo percepiscono. Precipitatosi nella biblioteca, Mei trova il corpo privo di vita di Yulij, sgozzata, che prima di morire ha registrato l'evento su uno dei libri con il proprio sangue. Il ragazzo riconosce subito l'assassino della fanciulla: Pallas, il Demone Stupido, con i suoi mortali artigli. Sirio irrompe a sua volta nella stanza, ma Mei gli grida di non intromettersi, perchè vuole affrontare da solo il Gigante. Furioso alle parole di scherno del nemico, che ride della morte di Yulij, Mei indossa la nera e oscura armatura della Chioma di Berenice, e senza neanche bisogno di muoversi inizia a fare a pezzi il Gigante, mozzandone gli arti grazie agli affilatissimi fili di Orialcon della sua armatura. Mei imprigiona facilmente Pallas tra i fili ed inizia a farlo a pezzi con rabbia assassina, scagliando la tecnica Bambini Perduti, ma Sirio gli impedisce di sferrare il colpo di grazia, preoccupato dal suo desiderio di vendetta, inaccettabile per un cavaliere. Dragone chiede a Pallas, ormai ridotto al solo torso, dove si trovi Tifone, ma il Gigante risponde ridendo, avvisando che presto il suo signore avrà il dominio del mondo, e che ormai i suoi figli sono di nuovo in vita, quindi i vecchi Giganti non sono più necessari. Pallas poi pronuncia il nome di Tifone, e immediatamente il suo corpo si liquefa, come accade ai Giganti che chiamano il loro signore per nome. In quel momento sopraggiunge Nicole, che, dopo aver visto con orrore il cadavere di Yulij, porta la notizia della scomparsa di Andromeda.

Edited by Grishnàkh - 24/12/2010, 17:43
 
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