| Gli abitatori del profondo dimorano negli abissi del mare e sono delle creature ibride, un incrocio fra un essere umano e una creatura anfibia. Le dimensioni dei loro corpi aumentano di continuo con il passare del tempo, non vi è quindi distinzione tra un'età dello sviluppo e un'età matura. La loro pelle è liscia e lucente, prevalentemente di color grigio-verde, anche se i loro addomi sono bianchi. Il loro corpo è di forma antropomorfa, mentre le loro teste ricordano il cranio di pesci e rane, con grandi bulbi oculari privi di palpebre. La schiena è ricurva e attraversata da una cresta ossea, ai lati del collo hanno branchie palpitanti, mentre gli arti sono lunghi e con le estremità palmate. Si muovono saltellando in modo irregolare, oppure camminando sulle gambe, oppure ancora sfruttando tutti e quattro gli arti. Le loro voci sono gracchianti e ricordano il gracidio delle rane.
Lovecraft descrive gli abitatori del profondo come una razza di umanoidi marini che preferiscono dimorare nelle profondità oceaniche (da qui deriva il loro nome), tuttavia possono raggiungere la superficie terrestre e sopravvivere su di essa per qualche tempo. Gli abitatori del profondo sono praticamente immortali, anche se possono morire a causa di incidenti o di attacchi violenti. Venerano principalmente Cthulhu, nonché Padre Dagon e Madre Hydra, due membri della loro stessa razza che hanno raggiunto dimensioni ciclopiche (in base ad altri testi, risulta invece che Dagon e Hydra siano dei Grandi Antichi a tutti gli effetti). Il racconto La maschera di Innsmouth rivela che gli abitatori del profondo interagiscono con gli uomini: in cambio di oro e pesca abbondante, gli abitanti della cittadina offrono sacrifici umani alle orribili creature. L'aspetto più inquietante che ci svela Lovecraft è però un altro: gli abitatori del profondo, infatti, si accoppiano con gli esseri umani, dando vita ad abominevoli ibridi; questi ultimi ereditano l'immortalità dal genitore anfibio e trascorrono la prima parte della loro vita nella comunità civile, di solito piccole cittadine sulla costa, come è appunto Innsmouth. Alla nascita, il corpo è del tutto umano, ma crescendo comincia a rivelare degli evidenti tratti ibridi (le orecchie quasi scompaiono, gli occhi si gonfiano e perdono le palpebre, la testa si restringe e diviene glabra, spuntano branchie sul collo, la pelle diventa squamosa); raggiunta la maturità, le mutazioni subite dal loro fisico sono palesi e non è più possibile per loro mimetizzarsi fra gli altri esseri umani. Per questo motivo si trasferiscono a vivere nel mare per raggiungere la comunità di abitatori del profondo più vicina. I frutti di questi blasemi accoppiamenti perdono progressivamente qualsiasi caratteristica umana, diventando in tutto e per tutto uguali agli altri abitatori del profondo.
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