| Dopo tre anni, l'incubo ritorna.
Tre anni fa a Genova siamo stati colpiti da un forte alluvione a causa della sprovvedutezza del sindaco di allora che non ha dato l'allerta e ha tenuto le scuole aperte. Il bilancio è stato pesante: molte strade distrutte e ben sei vittime.
Ci si chiedeva col nuovo sindaco: avremo imparato qualcosa?
La risposta è: NO.
Ieri sera la pioggia era più forte del solito, eppure non vi era alcun tipo di allerta e nemmeno l'Arpal, che se ne dovrebbe occupare, ha fatto alcunché: dicevano semplicemente "avviso". Il risultato è che c'è stato un'altra alluvione, forse addirittura più disastroso di quello del 2011. Finora si sa già di una vittima.
Altra domanda che mi pongo è: si poteva prevenire?
La risposta è: SI'.
Ricordo che appena dopo lo sfacelo di tre anni fa alla minima pioggerellina era allerta e chiudevano le scuole. Ieri sera, invece, nulla di tutto ciò: a mezzanotte ancora "avviso", e scuole rigorosamente aperte. E nel frattempo l'acqua invadeva il capoluogo Ligure. L'allerta ufficiale è stata data verso l'una di notte, anche se (da quel che ho capito) alle sette del mattino erano di nuovo indecisi se lasciare aperte le scuole.
MA CI RENDIAMO CONTO?
La colpa dal sindaco viene data all'Arpal perché non ha dato l'allerta in tempo, ma a mio avviso avrebbe dovuto comunque prendere l'iniziativa, cosa che non ha fatto finchè non è stato tardi. Questo dimostra quanto siamo maturati in tre anni!
Inoltre (piccola parentesi personale), ieri sera mio padre è uscito per suonare nonostante mia mamma gli dicesse di non andare perché non c'era allerta. Il risultato è che è stato bloccato da mezzanotte all'una (quando poi finalmente è riuscito a tornare a casa, è stata l'ora peggiore della mia vita, ero già pronto a passare la nottata in piedi), per poi finalmente giungere a casa. Tuttavia, avendo usato lui e gli altri musicisti una sola macchina, abbiamo rischiato di fotterci anche quella, che si è miracolosamente salvata (dico miracolosamente perché era in una delle zone messe peggio).
Ad ogni modo, NOI GENOVESI NON CEDEREMO. Come tre anni fa, ci rialzeremo in piedi e riporteremo la città al suo splendore.
FORZA ZENA! NON C'È FANGO CHE TENGA!
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